Archivio per casa

PENSIERI DI UN MESE CHE MUORE

Posted in Personale with tags , , , , , , , , , , , , , , on dicembre 15, 2009 by martina986

Iniziano a pesare queste nubi mentre il vento le deforma e il crepuscolo le rende piu minacciose..

Sembrano così, ogni giorno piu basse..si formano lontano, sbucano all’orizzonte ad addobbare il cielo, e viaggiano leggere inseguendo il carro del sole che con i giorni accorcia il suo accidioso cammino.

Si divertono a coprire i raggi, a formare delle ombre definite sui campi mentre il vento si alza e le trascina piu forte, le divide come se fossero flutti infranti e le ammucchia lì a coprire il sole che diminuisce intensità e lascia che la brezza diventi piu fresca e si trasformi in vento.

Il cielo si offusca, e le nuvole nel cielo rassomigliano ad una distesa di lana indomata, il vento si alza impetuoso strappando le foglie dagli alberi, gli ombrelli ai passanti, si agita imperioso dentro il petto, spazza via le foglie e le trascina in alto, vorticosamente.

…Un lampo infondo, ed un tuono ruggisce nell’aria attraversando valli che uniscono posti lontani .

piove

…Sul bagnato ancora acqua…

Il cielo resta calmo e piatto..candido come lo zucchero filato di un bambino..il vento si placa..cammino incurante nella pioggia che bagna il mio corpo e riappare sulle punte dei miei capelli…lo stillicidio segna un tempo che mai piu tornerà..

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Non è ancora tempo di bilanci, mi dico, non è ancora un anno..manca una settimana..ripenso ai giorni che precedevano la partenza, alle lacrime versate, agli armadi semivuoti, alle amiche, alle ultime uscite, alle ultime volte..

C’è una parte di me che non vuole accettare ancora tutto questo cambiamento, che non vuole credere che sia già passato un anno, che mi dice “cavolo, è passato in fretta” e c’è la mia opposta che mi dice “sembra passata una vita”…

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Conto i giorni alla fine di questo 2009 da buttare. L’anno piu brutto e duro della mia vita, mi rimangio tutte le volte che ho dato lo stesso appellativo ai precedenti. Senza lavoro, senza amici, senza nulla in cui credere, lontano dalla mia casa, lontano dalla mia famiglia, lontano da quella che ero..

Certo..sono stata vicino all’uomo che amo e lui mi è stato sempre accanto, ho imparato tante cose, la mia voglia di fare non si ripone in un cassetto chiudendola con un lucchetto..ho imparato come si scrive senza far leggere, a cuore aperto, ed ho imparato come si scrive arrivando in fondo e rileggere senza credere che quelle frasi siano mie..ho imparato come esprimere un concetto, i miei sentimenti si leggono nei miei occhi, occhi al cielo, fissi nel vuoto, dritti all’obbiettivo, sorrisi sinceri, sorrisi nascosti, perduti e mai piu ritrovati..sorrisi lasciati a 600km da qui

Sarà il tempo di oggi, il freddo che mi perfora le ossa e mi pervade il cuore, la luce accesa anche di mattina, la mia tristezza aleggia nell’aria e la rende pensante, è lei a sorreggere il soffitto e grava sulla mia testa che si spegne in un vortice che porta via pensieri che si mischiano a lacrime e a note musicali..

A volte mi domando se peggio di così possa andare..

Mi ricordo e mi perforano i neuroni le frasi passate, buttate lì con un sorriso, come si butta il seme nel campo sapendo che nel tempo germoglierà pensieri che diventano fitte allo stomaco, sbocciate in  consapevolezza da tempo acquisita.

Mi asciugo le lacrime, quest’anno non è degno neanche un video di termine, non oso fare pensieri, nè di puntualizzare i colori di bilanci già noti..

FROM  https://martina986.wordpress.com

30/09/2009..

Posted in Personale with tags , , , , , , , , , , , , , , , , , , on ottobre 13, 2009 by martina986

Rimango quasi incantata a guardare quei fogli rettangolari a quadretti beige e celesti..

Ho quasi paura di toccarli, quasi non fossero reali, con la paura di rovinarli, di consumarli o perderli..

Quasi non ci credo…solo una settimana e sarò lì…mi vengono le lacrime agli occhi al solo pensiero..il treno, il tram, la mia casa, la mia camera…la mia famigliale mie amiche…quasi non ci credo e non realizzerò tutto questo fino a quel momento in cui sarò seduta in viaggio senza scampo…sto tornando a casa..

Le mie lacrime sono scese al pensiero, così come sono scese alle sole immagini della mia città vissuta e consumata da passi di passanti distratti mai incontrati..che forse come me si renderanno conto della superficialità degli sguardi solo quando saranno lontani..

Scappo da discorsi, evito pensieri, esco e cammino..

Conto i giorni che mi separano dalla partenza..il mio letto..dopo quasi un anno tornerò a dormire lì..nel mio letto..sul mio cuscino..come sarà la mia prima notte lì?

Mi riaffiorano  i ricordi di quella mattina di sole in cui me ne andai, i pensieri della mia ultima notte insonne in quel letto…

E resto con gli occhi sbarrati mentre i minuti scivolano sotto le mie lenzuola..la mia ultima notte in questo letto, passa insonne e la fioca luce delle stelline appese al muro svanisce nel tempo e la luce prende il sopravvento facendosi spazio tra le strette fessure della serranda..From “IT IS NO EASY – 5/12/08”

Inizio a farmi pensieri in testa..un piccolo programma, un remainder delle cose da fare..dei must da vedere, i posti che mi mancano, le foto da recuperare in 23 anni di buio fotografico consapevole che nella mia Roma il tempo appartiene ad una dimensione a parte, una dimensione dove i tempi romani tremano al passare della metropolitana e si anneriscono al passaggio delle auto…e passerà veloce, troppo veloce per una piccola passante come me…

L’INESORABILITA’ DEL TEMPO

Posted in DayLife with tags , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , on giugno 19, 2009 by martina986

i giorni volano proprio come il treno che scorre su questa nuova strada, tra questi panorami mai visti da questa prospettiva e si immerge in gallerie senza sosta, senza fermate…mi riporta a casa..

Conto i passi, i minuti, le parole in quegli interminabili attimi…conto alla rovescia le carrozze…10..9..8..7..6..5..4..3..2..1..inizio a scorgere qualcosa, delle teste familiari, occhi lucidi ed abbracci.

I panorami tornano ad esser familiari, sono CASA..

i giorni volano proprio come quelle misere ore che separono la notte dalla luce, il sole si alza e mi sveglia, il sonno scompare mentre la matematica inesorabile mi dice che sarebbe presto..ma il tempo vola ed io non posso sprecarlo con il sonno..

23anni dopo qualcun’altro al posto mio ha trovato una scusa per ritrovarci di nuovo qui, di 30/5 nell’androne di questo ospedale, in cui anche stavolta ci guardiamo sorridenti, un’pò impauriti ma ancora una volta UNITI..

il vento, il sole, le nuvole, il traffico, il parcheggio, parole tra i dischi, le parole dei dischi ed ancora traffico verso casa, vestiti, trucchi e pennelli, ancora traffico, un nuovo parcheggio, gli sguardi, i sorrisi, gli abbracci...le MIE AMICHE..sorrido ancora, la cena, la torta, le foto, i sorrisi, gli abbracci, i baci..il mio sorriso..le parole, i sorrisi..

Il sole fa i capricci dietro le nuvole grige, sembra intimidirsi mentre filtra da quel buco di azzurro per poi riscomparire, il mio quartiere torna mio, sorrido di malinconia nell’attraversarlo, nell’attraversare ogni singolo angolo in cui è nascosto un ricordo o forse un milione, a casa si festeggia di nuovo, con una torta rosa e bianca, con mille racconti, con tanti sorrisi e foto, l’abbraccio della mia nonna che mi stringe a lei, mille persone che camminano intorno alle nostre mani strette, si torna per la via di casa, giusto il tempo per prendere qualcosa e guidiamo verso sud, strade dritte, pini ai lati, le buche mettono alla prova le sospensioni e ci si ferma, si cena, si guarda un film che finisce nel buio dei miei sogni.

La sveglia suona, ma tu, sembri ignorarla, la tua immobilità fa sorridere ed allora ti sveglio io con una carezza, l’odore del caffè già ha pervaso la stanza e solo allora riesci ad aprire gli occhi, il tempo stringe, mi preparo mentre la mia mente è fissa in quella sala bianca abitata da omini vestiti di verde, squilla il telefono “è andato tutto bene” un sospiro solleva la mia anima in pena e si parte, si torna tra quei corridoi a vedere quel gigante biondo che dorme e si sveglia guardandoci con un occhio solo per farci sorridere, ci fà strada quel piccolo puntino grigio e siamo a casa, il mio babbo tra i fornelli,  noi in attesa al pc, si mangia, si esce tra i panorami della Roma mia, strade tante volte percorse, il laghetto, la stazione, i piedi che corrono veloci l’uno davanti l’altro, i binari, treni ordinati per arrivo e partenza…
Le strade continuano a scorrere, sempre più veloci, la pioggia scende e cade violenta sul vetro, l’uscita sbagliata..o forse la più giusta, il vento riecheggia, si porta via le foglie, i pini si  piegano il mare ulula in fondo, pizza e supplì..cosa c’è di meglio di una cena del genere??

La bella Roma mia mi sorride ancora una volta, come ne “il cielo su Roma” le rime rispecchiano ciò che i miei occhi vedono “la borgata, la periferia, i palazzi”, e di corsa “in metropolitana sotto il suolo sottostante” usciamo, il sole fa strizzare gli occhi ed appare davanti a me lui..il Colosseo..”mi sei mancato” sussurro..il marmo, il tufo, le colonne, gli archi, le statue equestri, la Roma d’annunziana …l’assaporo ancora una volta..e mi lascio abbracciare da lei..mentre cammino mano nella mano con lui..si torna a casa, cena, tv..ti trascino via, torniamo verso il mare, giusto il tempo per qualche coccola..domani si riparte..

La sveglia, il caffè, le valige, la mia casa, Lorenzino a casa di nuovo, sorrido e lo infastidisco un’pò..acquisti dell’ultimo minuto ed abbracci dell’ultimo minuto alla mia amichetta non ancora salutata..si torna a casa, pranzo, il tempo scorre inesorabile, valige e strade, saluti ed abbracci, i raggi x confermano la mia innocenza e spriamo mano nella mano sulla scala mobile..il collasso, le mie lacrime, i singhiozzi..inspiegabili..irrefrenabili..tremo, mi abbracci e mi tringi forte, resto sull’orlo del pianto mentre l’aereo decolla sul mare..non guardo giù finchè la virata mi costringe quasi a farlo…CIAO CASA..

IL CARRO DEL SOLE..

Posted in DayLife with tags , , , , , , , on febbraio 24, 2009 by martina986

Il sole se ne va felice e stanco, dopo aver compiuto il suo cammino quotidiano..

Da giorni le nuvole, il freddo e la neve sembrano aver completamente dimenticato questi luoghi e sorrido, con il sole sul viso e gli occhi che mi brillano

In questi giorni mi piace svegliarmi presto e godermi questo tepore, tra il lago, il fiume e le montagne…tutto sembra immobile in questi posti…ed anche la mia situazione non cambia: i sogni rimangono ancora lì..appesi ad un orizzonte che resta lontano…sorrido da un paio di giorni…perché torno a casa,

solo per qualche giorno…

mi ripeto…per smorzare un po’ l’entusiasmo… Perché so che tutto quel mondo mi manca, ma so con certezza che la causa di questa costante malinconia sta nel mio stare costretta in questo limbo… Il cielo si colora di toni caldi che virano lentamente nel viola e nel piombo…il sole tramonta, lasciando posto alla notte

Spero che domani qualcosa cambi davvero

Living In Lecco: Sunlight

Living In Lecco: Sunlight