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L’INESORABILITA’ DEL TEMPO

Posted in DayLife with tags , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , on giugno 19, 2009 by martina986

i giorni volano proprio come il treno che scorre su questa nuova strada, tra questi panorami mai visti da questa prospettiva e si immerge in gallerie senza sosta, senza fermate…mi riporta a casa..

Conto i passi, i minuti, le parole in quegli interminabili attimi…conto alla rovescia le carrozze…10..9..8..7..6..5..4..3..2..1..inizio a scorgere qualcosa, delle teste familiari, occhi lucidi ed abbracci.

I panorami tornano ad esser familiari, sono CASA..

i giorni volano proprio come quelle misere ore che separono la notte dalla luce, il sole si alza e mi sveglia, il sonno scompare mentre la matematica inesorabile mi dice che sarebbe presto..ma il tempo vola ed io non posso sprecarlo con il sonno..

23anni dopo qualcun’altro al posto mio ha trovato una scusa per ritrovarci di nuovo qui, di 30/5 nell’androne di questo ospedale, in cui anche stavolta ci guardiamo sorridenti, un’pò impauriti ma ancora una volta UNITI..

il vento, il sole, le nuvole, il traffico, il parcheggio, parole tra i dischi, le parole dei dischi ed ancora traffico verso casa, vestiti, trucchi e pennelli, ancora traffico, un nuovo parcheggio, gli sguardi, i sorrisi, gli abbracci...le MIE AMICHE..sorrido ancora, la cena, la torta, le foto, i sorrisi, gli abbracci, i baci..il mio sorriso..le parole, i sorrisi..

Il sole fa i capricci dietro le nuvole grige, sembra intimidirsi mentre filtra da quel buco di azzurro per poi riscomparire, il mio quartiere torna mio, sorrido di malinconia nell’attraversarlo, nell’attraversare ogni singolo angolo in cui è nascosto un ricordo o forse un milione, a casa si festeggia di nuovo, con una torta rosa e bianca, con mille racconti, con tanti sorrisi e foto, l’abbraccio della mia nonna che mi stringe a lei, mille persone che camminano intorno alle nostre mani strette, si torna per la via di casa, giusto il tempo per prendere qualcosa e guidiamo verso sud, strade dritte, pini ai lati, le buche mettono alla prova le sospensioni e ci si ferma, si cena, si guarda un film che finisce nel buio dei miei sogni.

La sveglia suona, ma tu, sembri ignorarla, la tua immobilità fa sorridere ed allora ti sveglio io con una carezza, l’odore del caffè già ha pervaso la stanza e solo allora riesci ad aprire gli occhi, il tempo stringe, mi preparo mentre la mia mente è fissa in quella sala bianca abitata da omini vestiti di verde, squilla il telefono “è andato tutto bene” un sospiro solleva la mia anima in pena e si parte, si torna tra quei corridoi a vedere quel gigante biondo che dorme e si sveglia guardandoci con un occhio solo per farci sorridere, ci fà strada quel piccolo puntino grigio e siamo a casa, il mio babbo tra i fornelli,  noi in attesa al pc, si mangia, si esce tra i panorami della Roma mia, strade tante volte percorse, il laghetto, la stazione, i piedi che corrono veloci l’uno davanti l’altro, i binari, treni ordinati per arrivo e partenza…
Le strade continuano a scorrere, sempre più veloci, la pioggia scende e cade violenta sul vetro, l’uscita sbagliata..o forse la più giusta, il vento riecheggia, si porta via le foglie, i pini si  piegano il mare ulula in fondo, pizza e supplì..cosa c’è di meglio di una cena del genere??

La bella Roma mia mi sorride ancora una volta, come ne “il cielo su Roma” le rime rispecchiano ciò che i miei occhi vedono “la borgata, la periferia, i palazzi”, e di corsa “in metropolitana sotto il suolo sottostante” usciamo, il sole fa strizzare gli occhi ed appare davanti a me lui..il Colosseo..”mi sei mancato” sussurro..il marmo, il tufo, le colonne, gli archi, le statue equestri, la Roma d’annunziana …l’assaporo ancora una volta..e mi lascio abbracciare da lei..mentre cammino mano nella mano con lui..si torna a casa, cena, tv..ti trascino via, torniamo verso il mare, giusto il tempo per qualche coccola..domani si riparte..

La sveglia, il caffè, le valige, la mia casa, Lorenzino a casa di nuovo, sorrido e lo infastidisco un’pò..acquisti dell’ultimo minuto ed abbracci dell’ultimo minuto alla mia amichetta non ancora salutata..si torna a casa, pranzo, il tempo scorre inesorabile, valige e strade, saluti ed abbracci, i raggi x confermano la mia innocenza e spriamo mano nella mano sulla scala mobile..il collasso, le mie lacrime, i singhiozzi..inspiegabili..irrefrenabili..tremo, mi abbracci e mi tringi forte, resto sull’orlo del pianto mentre l’aereo decolla sul mare..non guardo giù finchè la virata mi costringe quasi a farlo…CIAO CASA..